Primaradio

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Primaradio, un suono perfetto!

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Primaradio è nata nel 1984 allorquando nei Campi Flegrei, chiamati anche "Campi Ardenti" erano scossi, e non solo letteralmente, dal un fenomeno tellurico latente alquanto unico al mondo: il bradisismo. Il bradisismo, cominciato nel gennaio del 1983, precedentemente c'era stato un'altro periodo nel '70, scuoteva l'intero territorio con diverse centinaia di scosse e micro terremoti al giorno, un fenomeno che andò scemando solo alla fine degli anni '80 e che porto un innalzamento della crosta terrestre in corrispondenza del centro storico e del p... See more

Campania FM|88.8
Pozzuoli FM|88.8
+390818663354
II Trav. Miliscola n. 9 - 80072 - Pozzuoli - (Napoli)
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[2023-10-19 05:36:52]
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2024-01-02 20:10:30
Le Isole Åland ti stanno ascoltando!
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Primaradio è nata nel 1984 allorquando nei Campi Flegrei, chiamati anche "Campi Ardenti" erano scossi, e non solo letteralmente, dal un fenomeno tellurico latente alquanto unico al mondo: il bradisismo.

Il bradisismo, cominciato nel gennaio del 1983, precedentemente c'era stato un'altro periodo nel '70, scuoteva l'intero territorio con diverse centinaia di scosse e micro terremoti al giorno, un fenomeno che andò scemando solo alla fine degli anni '80 e che porto un innalzamento della crosta terrestre in corrispondenza del centro storico e del porto del principale centro, Pozzuoli, di oltre 2 metri. Ancora oggi sono visibili le diverse quote raggiunte nei decenni.

La radio, con sede nella periferia di Pozzuoli, antica colonia greca anticamente chiamata Dicearchia e poi Puteoli, nasce in un angusto stanzino di una discoteca da un progetto fatto di ingredienti semplici ma da un mix esplosivo: solo musica, niente parlato, tanti station call e produzioni pubblicitarie realizzate esclusivamente da studi di produzione professionali (Top Ten di Roma) e con voci di doppiatori nazionali.

La programmazione era un "non stop music" di 24 ore ricco di station call realizzati direttamente da noti cantanti ed artisti con gradevoli interviste agli stessi, accattivanti e spumeggianti station in stile americano.

Oggi qualcuno direbbe: "la scoperta dell'acqua calda!".

All'epoca l'etere, in particolare quello campano e napoletano, era costellato da radio private che trasmettevano chiacchiere a ruota libera, musica a richiesta presentata alla meno peggio, telefonate ed "abbracci circolari" ed una pubblicità casereccia da far oggi impallidire chiunque.

Bastarono pochi mesi per capire che il progetto poteva avere un futuro e fu trovata una nuova sede che ancora oggi ospita amministrazione, studi e redazione.

Nel 1986, una delle prime in Italia, la messa in onda viene totalmente automatizzata con un sistema della Tiesseci di Varese, nello stesso periodo anche una stazione radio pressoché nazionale con sede a Milano ricorre all'automazione.

Nel 1987 potenziamento degli impianti ed ampliamento della copertura tra cui quella del principale capoluogo campano.

La programmazione viene arricchita poi con programmi culturali di approfondimento e d'informazione, ma anche con speciali in occasione di manifestazioni di risonanza nazionale ed internazionale come il "Festival di Sanremo", la "Mostra Internazionale del Cinema di Venezia", e di Cannes con collegamenti e propri inviati o corrispondenti, ma anche con programmi al margine tra informazione seria ed ironia come "Saremo a Sanremo ?", "L'Ippogrifo" e "Giocattoli in soffitta".

Alla fine degli anni '80 nuovo ampliamento della copertura con l'aggiunta della provincia di Caserta.

Alla metà del 1990 viene registrata la testata giornalistica: Primanotizia.

Dopo gli adempimenti alla cosiddetta legge Mammì, la prima egge italiana nel settore delle telecomunicazioni, Primaradio è tra le prime radio campane ad avere il riconoscimento per operare ottenendo il rilascio della Concessione dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.

Poi una serie di contatti ed accordi nazionali ed internazionali fanno di Primaradio un punto di riferimento per la promozione di dischi e per i test di gradimento dei brani immessi sul mercato.

Da qui i contributi alla realizzazione di classifiche come "World Chart" e alle classifiche del settimanale inglese "Music & Media".

Il 1996 è l'anno della conversione al digitale con l'adozione di un sistema digitale, ancora una volta della Tiesseci, per una radio gestita in modo assolutamente automatizzato ma con una di qualità effettivamente digitale.

Nel 2002 Primaradio inizia a promuovere e a diffondere filosofia della tecnologia DAB - Digita Audio Broadcaster grazie anche, e sopra tutto, al varco aperto dall'associazione di categoria di appartenenza, la REA - Radiotelevisioni Europee Associate.

Nel 2004 promuove e costituisce il Consorzio ReaDab Campania insieme ad altre otto emittenti della regione con l'obbiettivo di realizzare una rete DAB regionale.

Nel 2005 costituisce una redazione giornalistica regionale sotto la propria testata PrimaNotizia con la quale produce e ridistribuisce ad altre emittenti della regione notiziari giornalieri con news e corrispondenze da tutti capoluoghi della regione.
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