Radio Bonaria

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L’avventura di Radio Bonaria, ha inizio nel 1990, quando, spinto da alcuni suggerimenti e richieste, il Rettore del Santuario di Bonaria p. Domenico Acquaro decide di affidare al tecnico Domenico Gessa la costruzione di alcuni apparati atti alla messa in onda del segnale radiofonico. Viene costruito un mixer, il codificatore stereo, un equalizzatore, dei filtri e un compressore di suono. Il primo direttore di Radio Bonaria, per un anno circa (1990-1991), è stato p. Nicola Di Rienzo insieme al gruppo dei novizi di cui era maestro. Una programma... See more

Cagliari FM|104.6
070.345058
L’avventura di Radio Bonaria, ha inizio nel 1990, quando, spinto da alcuni suggerimenti e richieste, il Rettore del Santuario di Bonaria p. Domenico Acquaro decide di affidare al tecnico Domenico Gessa la costruzione di alcuni apparati atti alla messa in onda del segnale radiofonico. Viene costruito un mixer, il codificatore stereo, un equalizzatore, dei filtri e un compressore di suono.

Il primo direttore di Radio Bonaria, per un anno circa (1990-1991), è stato p. Nicola Di Rienzo insieme al gruppo dei novizi di cui era maestro. Una programmazione minimale, per iniziare, con la trasmissione di alcune funzioni religiose e musica per il resto della giornata. Trasmissioni di altro genere, erano solo episodiche. Radio Bonaria, fino al luglio del 1991, irradiava il suo segnale sui 103.250 Mhz; in seguito alle continue interferenze con un’altra radio locale (Radio Jolly), fu autorizzata dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, a spostarsi sugli attuali 104,600 Mhz. Va inoltre ricordato che Radio Bonaria, fu la prima emittente locale ad oltrepassare la frequenza dei 104.

Un abbozzo di palinsesto più vario cominciò a delinearsi a partire dal settembre del 1991 con il passaggio delle consegne della direzione a p. Efisio Schirru che ha portato avanti lo sviluppo dell’emittente, sino al settembre 1994.

In questo periodo è iniziata la collaborazione (sempre volontaria) con alcuni giornalisti professionisti e prende corpo la formazione di un gruppo di collaboratori che dà forma alla nascente redazione. Notiziari, programmi culturali, proposte musicali, oltre alle consuete rubriche religiose cominciano a riempire la frequenza dei 104,600 Mhz. Oltre allo studio di trasmissione posto all’ultimo piano dell’edificio del Seminario Mercedario, viene realizzata artigianalmente una piccola sala di registrazione al pianterreno dello stesso edificio.

Quando il p. Efisio lascia la direzione il gruppo dei collaboratori è cresciuto sino a diventare un gruppo di oltre venti persone che, alternandosi ai microfoni, pur con strumenti ancora rudimentali, iniziano a creare quel senso di fedeltà negli ascoltatori per l’emittente della Patrona Massima della Sardegna.

Il timone della radio passa a p. Rosario Scaccia che la dirige per tre anni (sino al 1997), cercando di far evolvere Radio Bonaria, in termini di programmi proposti e di collaboratori.

Il salto di qualità della Radio, avviene quando subentra p. Nicola Boccuzzo, il quale la guida per sei anni (1997-2003), con l’acquisto di tutta una serie di apparecchiature (specie negli ultimi anni della sua direzione), che collocano Radio Bonaria a livelli qualitativamente più elevati. Gli studi passano dall’ultimo piano del seminario al piano terra, con la creazione di due sale affiancate (diretta e registrazione) più una saletta di redazione.

Un ritorno alle origini si ha nel 2003 con l’affidamento a p. Efisio di Radio Bonaria.

Prosegue la linea del rinnovamento tecnologico della radio e soprattutto si realizza lo spostamento della sede. Nell’ambito della ristrutturazione dell’intero edificio del Seminario Mercedario di Bonaria (anni 2005-2006) la radio viene portata nei nuovi locali, situati al primo piano in un’area che raggruppa anche i locali de l’Eco di Bonaria, l’archivio dei media e un piccolo laboratorio. Gli ambienti sono più funzionali e oltre alla diretta e alla sala principale di registrazione, viene aggiunta una saletta secondaria, anche questa per la registrazione dei programmi, una capiente redazione e una sala di attesa.

I lavori di definitiva sistemazione non sono del tutto terminati, ma l’attuale situazione è sicuramente una delle migliori per l’emittenza isolana.
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